Chiara Ferragni, anche Pigna lascia la nota influencer: le motivazioni
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Chiara Ferragni, anche Pigna lascia la nota influencer: le motivazioni

Chiara Ferragni

Chiara Ferragni, sotto indagine per truffa aggravata, vede sfumare collaborazioni importanti: si aggiunge anche Pigna.

La vicenda di Chiara Ferragni, nota influencer e imprenditrice digitale, continua a tenere banco nell’ambito delle collaborazioni con grandi brand. Dopo Safilo e Coca Cola, anche la Cartiere Paolo Pigna Spa annuncia la fine dei rapporti commerciali con la Ferragni. La nota influencer è attualmente sotto indagine per truffa aggravata.

Chiara Ferragni
Chiara Ferragni
Leggi anche
Vent’anni di Facebook: l’evoluzione del gigante dei social media

La posizione di Pigna sul caso Chiara Ferragni

Solo alcune settimane prima della rottura, l’amministratore delegato di Pigna, aveva espresso un parere positivo sulla collaborazione con la nota influencer, riconoscendone le qualità umane e imprenditoriali.

Collaboriamo con Chiara Ferragni da diversi anni, avendo avuto modo di apprezzarne le doti umane e imprenditoriali. La relazione commerciale tra i due brand italiani è stata proficua e soddisfacente in tutti i mercati in cui operiamo,” aveva dichiarato Fagioli a La Repubblica. Evidenziando la speranza che il difficile contesto venisse superato.

Tuttavia, la scelta di terminare la collaborazione riflette l’impegno dell’azienda. “Nel rispetto del proprio codice etico aziendale, che esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi“, sono queste le parole dell’azienda.

Prima di Pigna: chiuse le collaborazioni con Safilo e Coca Cola

Il caso di Pigna non è isolato. Infatti, precedentemente anche Safilo, noto brand di occhiali, aveva annunciato il termine della collaborazione con Ferragni. Seguito da Coca Cola che aveva rinunciato alla pubblicazione di uno spot con l’influencer, fino ad arrivare a Oreo.

Tutte le aziende hanno motivato la loro scelta con l’impegno verso la promozione di valori aziendali quali onestà, integrità e rispetto delle leggi. Questi sono elementi che sembrano essere stati messi in discussione dalle recenti indagini che coinvolgono Chiara Ferragni.

Il caso Ferragni diventa così emblematico di come la reputazione e le azioni di figure pubbliche influenti possano impattare direttamente sulle scelte commerciali di grandi aziende.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2024 10:23

Vent’anni di Facebook: l’evoluzione del gigante dei social media

nl pixel